cuffia dei rotatori

Danno della cuffia dei rotatori: trattamento conservativo e infiltrazioni

La cuffia dei rotatori è una struttura composta da un gruppo di tendini che avvolgono la testa dell’omero e permettono all’omero (spalla) di muoversi in modo fluido e coordinato su tutti i piani. Quando questi tendini si infiammano o si lesionano, possono causare dolore, rigidità, difficoltà e riduzione nei movimenti del braccio.

In molti casi, soprattutto se la lesione non è grave, è possibile trattare i disturbi della cuffia dei rotatori con un approccio conservativo, senza ricorrere immediatamente alla chirurgia. Uno degli strumenti utili in questo contesto è rappresentato dalle infiltrazioni, in particolare quelle a base di cortisone.

Obiettivi del trattamento conservativo

Il trattamento conservativo della cuffia dei rotatori ha come obiettivo principale quello di:

  • Ridurre il dolore
  • Contenere o risolvere l’infiammazione
  • Ripristinare la funzionalità dell’articolazione
  • Migliorare la qualità della vita del paziente
  • Evitare o posticipare un intervento chirurgico

Quando è indicato il trattamento conservativo?

Il trattamento conservativo è indicato nelle seguenti situazioni:

  • Infiammazioni acute o croniche (tendiniti, borsiti)
  • Lesioni parziali dei tendini
  • In fase post-operatoria, come parte del recupero
  • In pazienti anziani o fragili, per i quali la chirurgia comporterebbe rischi elevati

Strategie conservative più comuni

  1. Riposo e modifica delle attività

Ridurre temporaneamente i movimenti che sollecitano la spalla aiuta a limitare il peggioramento della lesione e a favorire la guarigione dei tessuti.

  1. Fisioterapia e riabilitazione

Un programma fisioterapico personalizzato può includere:

  • Esercizi di rinforzo muscolare della spalla e della scapola soprattutto dei mm che abbassano la testa dell’omero
  • Mobilizzazioni articolari per migliorare la libertà di movimento
  • Stretching mirato per ridurre le tensioni muscolari
  • Esercizi propriocettivi per il controllo motorio

La fisioterapia ha lo scopo di rimuovere le cause meccaniche del dolore, migliorare la stabilità e prevenire le recidive.

  1. Terapie fisiche strumentali

Le tecnologie più utilizzate includono:

  • Laserterapia: per stimolare la rigenerazione tissutale
  • Terapia TECAR: per ridurre infiammazione e dolore
  • Ultrasuoni: con effetto antinfiammatorio e decontratturante
  • Elettroterapia TENS: per la gestione del dolore

Queste terapie possono essere complementari alla fisioterapia manuale e agli esercizi attivi.

Infiltrazioni: un aiuto per l’infiammazione

Un’altra modalità terapeutica che rientra nel trattamento conservativo è rappresentata dalle infiltrazioni di cortisone.

Cosa sono le infiltrazioni?

Le infiltrazioni sono iniezioni localizzate di farmaci direttamente nella sede dell’infiammazione. Nella patologia della cuffia dei rotatori, l’iniezione viene spesso effettuata all’interno della borsa subacromiale, una piccola sacca piena di liquido che si trova sopra i tendini della cuffia e facilita lo scorrimento durante i movimenti. Non deve esser eseguita nei tendini della cuffia dei rotatori.

Infiltrazioni di cortisone: come funzionano?

Il cortisone è un farmaco antinfiammatorio potente, che agisce riducendo l’infiammazione dei tessuti molli e alleviando rapidamente il dolore.

Benefici principali:

  • Riduzione del dolore già dopo poche ore o giorni
  • Miglioramento della mobilità articolare
  • Maggiore efficacia del percorso riabilitativo (se abbinato alla fisioterapia)

Le infiltrazioni sono particolarmente utili quando il dolore è molto intenso e impedisce lo svolgimento di esercizi terapeutici.

Attenzione: affidarsi sempre a uno specialista

È fondamentale che le infiltrazioni vengano eseguite da un medico specialista, come un ortopedico o un fisiatra, con esperienza in infiltrazioni ecoguidate o con conoscenza approfondita dell’anatomia della spalla.

Un’infiltrazione mal posizionata, ad esempio fuori dalla borsa subacromiale o direttamente nel tendine, può provocare effetti collaterali indesiderati, come:

  • Peggioramento della lesione tendinea
  • Rottura del tendine (in caso di infiltrazioni ripetute o mal eseguite)
  • Indebolimento dei tessuti
  • Infezioni (raro, ma possibile)

Per questo motivo, si raccomanda massima prudenza e un numero limitato di infiltrazioni nel tempo, generalmente non più di 2-3 all’anno sulla stessa sede anatomica.

Controindicazioni e precauzioni

Le infiltrazioni di cortisone non sono adatte a tutti. Vanno evitate o valutate con attenzione nei seguenti casi:

  • Diabete (il cortisone può alzare la glicemia)
  • Infezioni in corso
  • Patologie del sangue o uso di anticoagulanti
  • Allergie ai componenti del farmaco

In ogni caso, la decisione di effettuare un’infiltrazione deve essere valutata attentamente dal medico in base alla storia clinica del paziente e al quadro infiammatorio in corso.

Infiltrazioni e riabilitazione: un percorso integrato

È importante sottolineare che le infiltrazioni non rappresentano una cura definitiva, ma piuttosto un supporto temporaneo per il controllo del dolore. Per ottenere risultati duraturi è fondamentale affiancare al trattamento farmacologico un programma di fisioterapia personalizzato, che miri a:

  • Riequilibrare la muscolatura della spalla
  • Correggere eventuali disfunzioni meccaniche
  • Prevenire ricadute

Conclusioni

Il trattamento conservativo della cuffia dei rotatori, che include fisioterapia, riabilitazione, terapie fisiche e infiltrazioni di cortisone, rappresenta spesso la prima linea terapeutica nei casi di infiammazione o lesione parziale dei tendini.

Le infiltrazioni possono fornire un rapido sollievo dal dolore, ma devono essere eseguite con attenzione da uno specialista, per evitare complicanze e garantire la massima efficacia.

Una gestione integrata tra medico e fisioterapista consente nella maggior parte dei casi di recuperare la funzionalità della spalla e di ritornare alle attività quotidiane in modo sicuro e progressivo.