
Frattura dello Scafoide
La frattura dello scafoide è una lesione ossea che interessa una delle piccole ossa carpali del polso, situata tra il radio e pollice. Nonostante le sue dimensioni ridotte, lo scafoide riveste un ruolo cruciale nel garantire la mobilità e la stabilità del polso. A causa della sua posizione anatomica e della particolarità della sua forma, le fratture di questo osso possono risultare difficili da diagnosticare e trattare efficacemente.
Che cos’è lo scafoide?
Lo scafoide è una delle ossa carpali, un gruppo di ossa situate nella parte inferiore della mano, tra il radio e le ossa metacarpali. La sua forma leggermente allungata e curva (a forma di grosso fagiolo) permette di collegare il polso alla mano, consentendo movimenti fluidi e coordinati. Essendo un elemento fondamentale per il corretto funzionamento del polso, qualsiasi danno a questo osso può compromettere significativamente la funzionalità della mano.
Cause della frattura dello scafoide
La frattura dello scafoide si verifica più comunemente a seguito di una caduta sul polso in estensione. Questo tipo di trauma trasferisce una forza significativa attraverso il polso, che può causare la rottura dell’osso. Sport di contatto, incidenti stradali e cadute accidentali rappresentano i principali fattori di rischio.
Tipologie di frattura dello scafoide
La frattura dello scafoide può avvenire in diversi punti dell’osso. La localizzazione della frattura è determinante per la prognosi e per la scelta del trattamento più adeguato. Le principali tipologie sono:
- Frattura centrale
Questa frattura interessa la parte centrale dello scafoide. È la forma più comune e, allo stesso tempo, una delle più delicate. La vascolarizzazione in questa area è relativamente limitata, il che può rendere la guarigione più lenta e complicata. In alcuni casi, è necessario un intervento chirurgico per garantire una corretta stabilizzazione dell’osso.
- Frattura del polo prossimale
Coinvolge la parte dello scafoide più vicina al radio. Questa zona è ancora meno vascolarizzata rispetto alla parte centrale, rendendo il processo di guarigione ancora più complesso. Le fratture del polo prossimale richiedono spesso un trattamento chirurgico e un periodo di immobilizzazione più prolungato.
- Frattura del polo distale
Si verifica nella porzione dello scafoide più vicina alle ossa della mano. Grazie alla migliore irrorazione sanguigna di quest’area, le fratture del polo distale tendono a guarire più rapidamente rispetto alle altre. In molti casi, è possibile trattarle con un semplice immobilizzazione mediante gesso.
Diagnosi della frattura dello scafoide
La diagnosi di una frattura dello scafoide può essere complessa. Spesso, i sintomi sono poco evidenti o possono essere confusi con una semplice distorsione del polso. I principali segnali da non sottovalutare sono:
- Dolore nella parte laterale del polso, soprattutto alla palpazione.
- Gonfiore.
- Difficoltà nei movimenti del polso e della mano.
Se si sospetta una frattura dello scafoide, è fondamentale sottoporsi a esami diagnostici approfonditi. Le radiografie standard possono non sempre rilevare la frattura nei primi giorni. In questi casi, si ricorre a tecniche più sensibili come la risonanza magnetica (RMN) o la tomografia computerizzata (TC).
Trattamento della frattura dello scafoide
Il trattamento varia in base alla localizzazione della frattura e al grado di spostamento delle parti ossee. Le principali opzioni terapeutiche sono:
Immobilizzazione
Per le fratture non scomposte, soprattutto del polo distale, è spesso sufficiente l’immobilizzazione con un gesso che comprenda anche parte del pollice. Il periodo di immobilizzazione può variare da 6 a 12 settimane.
Trattamento chirurgico
Le fratture scomposte, o quelle localizzate nelle aree meno vascolarizzate, richiedono generalmente un intervento chirurgico. L’operazione prevede il posizionamento di viti o placche per mantenere stabile l’osso durante la guarigione.
Tempi di guarigione
I tempi di recupero dipendono da diversi fattori, tra cui la sede della frattura, il trattamento adottato e le condizioni generali del paziente. In media, la guarigione completa richiede tra i 2 e i 6 mesi. Tuttavia, è importante seguire attentamente le indicazioni mediche e rispettare i tempi di riabilitazione per prevenire complicanze, come la pseudoartrosi (mancata consolidazione della frattura). Per la certezza della guarigione è bene non fidarsi della sola radiografia ma eseguire una TC (non RMN).
Complicazioni possibili
Se non adeguatamente trattata, la frattura dello scafoide può portare a serie complicanze, tra cui:
- Pseudoartrosi: mancata guarigione della frattura dell’osso.
- Necrosi avascolare: morte del tessuto osseo a causa della mancanza di apporto sanguigno.
- Artrosi del polso: degenerazione articolare che può causare dolore cronico e limitazione funzionale (di solito compare dopo molti anni)
Conclusioni
La frattura dello scafoide, pur essendo una lesione di un osso piccolo, richiede una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato, per evitare complicanze a lungo termine. In presenza di dolore o gonfiore persistente al polso dopo una caduta o un trauma, è fondamentale rivolgersi a un medico per una valutazione accurata. Una corretta gestione della frattura consente, nella maggior parte dei casi, un pieno recupero della funzionalità del polso.
Se hai avuto una frattura dello scafoide e noti anomalie nella guarigione, contattaci per una consulenza specialistica.