artrosi polso terapia conservativa

Artrosi di polso, trattamento conservativo

L’artrosi del polso è una patologia degenerativa che coinvolge le articolazioni della mano, causando dolore, rigidità e limitazione funzionale. Quando la malattia si trova in una fase iniziale o intermedia, è possibile intervenire con un approccio conservativo, cioè non chirurgico, finalizzato a ridurre i sintomi e preservare la funzionalità dell’articolazione.

In questo articolo approfondiremo il significato di trattamento conservativo per l’artrosi del polso, le diverse tipologie di terapia disponibili e l’importanza della rieducazione funzionale.

Cos’è il trattamento conservativo dell’artrosi di polso?

Il trattamento conservativo comprende un insieme di strategie terapeutiche non invasive, mirate a:

  • Controllare il dolore
  • Ridurre l’infiammazione
  • Migliorare la mobilità articolare
  • Preservare l’autonomia nelle attività quotidiane

È una scelta indicata soprattutto nelle fasi precoci o moderate dell’artrosi, quando la degenerazione articolare non è ancora tale da richiedere un intervento chirurgico.

Le principali terapie conservative

Il trattamento conservativo si articola in due grandi categorie:

  • Terapie fisiche e strumentali
  • Terapie manuali e rieducazione funzionale

Vediamole nel dettaglio.

Terapie fisiche e strumentali

Le terapie tecniche, dette anche strumentali o fisiche, utilizzano apparecchiature elettromedicali per stimolare i tessuti, alleviare il dolore e favorire i processi di guarigione.

  1. Ultrasuoni

Gli ultrasuoni utilizzano onde sonore ad alta frequenza che penetrano nei tessuti profondi, generando un micromassaggioterapeutico. Sono particolarmente efficaci nel ridurre la rigidità articolare e migliorare la circolazione locale.

  1. Terapia TECAR (Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo)

La TECAR stimola i processi rigenerativi naturali dell’organismo, attraverso il trasferimento di energia a livello cellulare. Viene utilizzata per ridurre dolore e infiammazione, e può essere molto utile nei trattamenti articolari cronici come l’artrosi.

  1. Laserterapia

La laserterapia impiega fasci di luce ad alta intensità per stimolare la rigenerazione dei tessuti, migliorare il metabolismo cellulare e ridurre il dolore in modo non invasivo.

  1. Elettroterapia (TENS)

L’elettroterapia (in particolare la TENS) è una metodica antalgica che utilizza correnti elettriche a bassa frequenza per bloccare la trasmissione del dolore a livello nervoso.

Terapie manuali e rieducazione funzionale

Le terapie manuali rappresentano un elemento essenziale nella gestione conservativa dell’artrosi di polso. In particolare, la rieducazione funzionale ha l’obiettivo di recuperare la mobilità, rinforzare la muscolatura e ristabilire l’equilibrio biomeccanico dell’articolazione.

Rieducazione funzionale: cos’è?

È un percorso di esercizi terapeutici e tecniche specifiche, guidato da un fisioterapista, che varia in base alla gravità della condizione e alla risposta del paziente. Può includere:

  • Mobilizzazioni articolari passive e attive
  • Esercizi di rinforzo muscolare
  • Tecniche di stretching
  • Attività di coordinazione e propriocezione

Il programma viene personalizzato in base alle caratteristiche del paziente, alla sua storia clinica e agli obiettivi funzionali da raggiungere.

Tempi di recupero: da cosa dipendono?

I tempi di recupero non sono uguali per tutti e dipendono da diversi fattori:

  • Grado di degenerazione articolare
  • Presenza di traumi pregressi
  • Età del paziente
  • Condizione fisica generale
  • Adesione al programma terapeutico

In generale, nelle forme lievi o moderate, è possibile osservare miglioramenti evidenti dopo alcune settimane di trattamento regolare. Nelle forme più avanzate, il percorso può essere più lungo e mirare più al controllo dei sintomi che alla completa guarigione.

Vantaggi del trattamento conservativo

Scegliere un trattamento conservativo porta con sé numerosi benefici:

  • Evita i rischi associati alla chirurgia
  • Può ritardare o evitare l’intervento chirurgico
  • Migliora la qualità della vita quotidiana
  • Aiuta a mantenere attiva l’articolazione
  • Può essere ripetuto o combinato con altri approcci terapeutici

    Quando rivolgersi allo specialista?

    È importante rivolgersi a un fisiatra, ortopedico o fisioterapista quando si avvertono:

    • Dolore persistente al polso
    • Difficoltà nei movimenti quotidiani
    • Sensazione di rigidità o blocco articolare
    • Segni di infiammazione o gonfiore

    Una valutazione precoce permette di avviare tempestivamente il trattamento conservativo, aumentando le probabilità di successo e contenendo la progressione della patologia.

    Conclusioni

    Il trattamento conservativo dell’artrosi del polso rappresenta una prima linea di difesa efficace contro il dolore e la perdita di funzionalità. Attraverso l’impiego combinato di terapie strumentali e manuali, è possibile migliorare significativamente la qualità della vita del paziente, evitando – o almeno posticipando – la necessità di un intervento chirurgico.

    La rieducazione funzionale, inserita in un percorso terapeutico completo e personalizzato, svolge un ruolo chiave nel processo di recupero. Il successo del trattamento dipende dalla costanza, dalla collaborazione con il team terapeutico e dalla tempestività con cui si decide di intervenire.