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Sindrome del nervo cubitale: sintomi e diagnosi

La sindrome del tunnel cubitale è una neuropatia compressiva che interessa il nervo ulnare, uno dei nervi principali dell’arto superiore. Pur essendo meno frequente della più nota sindrome del tunnel carpale, merita particolare attenzione per i sintomi che può causare e le implicazioni funzionali sulla mano e sul braccio.

Cos’è la sindrome del tunnel cubitale

Il nervo ulnare origina dalle radici nervose C8-T1 del plesso brachiale e attraversa tutto il braccio fino a raggiungere la mano. A livello del gomito, il nervo passa attraverso una struttura anatomica stretta chiamata tunnel cubitale, situata tra epitroclea e olecrano, e protetta da un legamento chiamato legamento di Osborne.

In questa sede, il nervo può subire una compressione simile a quella che si verifica nel tunnel carpale (che coinvolge però il nervo mediano). Tuttavia, nel caso del tunnel cubitale, i siti di compressione possono essere molteplici, fino a sette, distribuiti sia a monte che a valle della sede di maggior compressione (leg di Osborne).

Perché è importante riconoscerla

Riconoscere precocemente la sindrome del tunnel cubitale è fondamentale per evitare che la compressione del nervo ulnare provochi danni progressivi, potenzialmente irreversibili. Una diagnosi tempestiva consente di impostare un trattamento conservativo efficace, evitando nei casi più gravi il ricorso alla chirurgia.




Sintomi della sindrome del tunnel cubitale

I sintomi si manifestano gradualmente e possono variare in intensità. I principali segnali da non sottovalutare sono:

  • Formicolio e intorpidimento del mignolo e della metà dell’anulare.
  • Dolore localizzato al gomito o irradiato lungo l’avambraccio.
  • Scosse elettriche durante la flessione del gomito.
  • Debolezza nella presa e nella motricità fine della mano.
  • Perdita di sensibilità nelle dita innervate dal nervo ulnare.
  • Nei casi avanzati, atrofia muscolare della mano.

La sintomatologia tende a peggiorare durante le ore notturne o quando il gomito resta piegato per lunghi periodi (es. durante il sonno o l’utilizzo del cellulare).



Diagnosi della sindrome del tunnel cubitale

La diagnosi è principalmente clinica, ma viene supportata da esami strumentali per confermare la compressione del nervo e determinarne la sede esatta.

Esame clinico

Il medico o il fisioterapista esperto esegue:

  • Un’anamnesi dettagliata sui sintomi e sulle attività quotidiane.
  • La palpazione del gomito, per valutare la sensibilità e individuare eventuali punti dolorosi.
  • Il test di Tinel al gomito, che consiste nel percuotere digitalmente e delicatamente il nervo ulnare: la comparsa di scossa con formicolio nella sede di innervazione sensitiva è un segno positivo.
  • Il test di flessione forzata del gomito, mantenuto per 60-90 secondi: se compaiono sintomi, è indicativo di compressione del nervo ulnare al gomito

Esami strumentali

Per confermare la diagnosi e valutare la gravità della lesione, si possono eseguire:

  • Elettromiografia (EMG) e studio della conduzione nervosa: permettono di verificare la velocità di trasmissione del segnale lungo il nervo e individuare i punti di sofferenza al gomito ma escludere compressione dello stesso nervo anche al polso
  • Ecografia ad alta risoluzione: utile per visualizzare direttamente il nervo, il legamento di Osborne e altre strutture anatomiche. Talvolta, si riscontrano muscoli accessori come il mm epitrocleo-olecranico che produce compressione del nervo in senso dinamico, altre volte riscontro di patologie espansive 
  • Risonanza magnetica (RMN): consigliata nei casi complessi, per escludere eventuali masse o patologie associate.
  • Rx: utile per pazienti che hanno artrosi 

Quando rivolgersi a uno specialista

È importante consultare un professionista della salute (fisiatra, neurologo, ortopedico o fisioterapista specializzato) se:

  • I sintomi persistono da diverse settimane.
  • Il dolore si accentua durante attività quotidiane o il riposo notturno.
  • Si avverte una riduzione della forza (con test specifici) o della sensibilità nella mano.

Un intervento precoce consente di migliorare l’efficacia del trattamento e ridurre il rischio di complicanze a lungo termine.




Conclusioni

La sindrome del tunnel cubitale è una condizione che può passare inosservata nelle fasi iniziali, ma che può evolvere in modo significativo se non trattata adeguatamente. Riconoscere i sintomi precoci e sottoporsi a una diagnosi accurata è il primo passo per intraprendere un percorso terapeutico efficace.

La collaborazione tra medico, fisioterapista e paziente è fondamentale per definire il trattamento più adatto e prevenire complicazioni future.